domenica 1 febbraio 2009

Curiose leggende sulla Colomba di Pasqua

Tra i dolci pasquali la Colomba è sicuramente il dolce più tipico.
Ci sono parecchie leggende per spiegare l'origine del pane dolce di Pasqua a forma di colomba.
A Milano, al tempo in cui i liberi comuni si coalizzarono per scacciare l'imperatore, Federico Barbarossa, c'era una vedova che viveva coi suoi due figli e due colombe che avevano nidificato sotto il tetto della loro casa. La donna dava loro il becchime tutti i giorni. Un giorno le due colombe videro la donna piangere mentre si commiatava dai figli e decisero di seguirli. Arrivarono a Legnano dove era in corso la guerra contro il Barbarossa. Le due colombe si posarono sul pennone del Carroccio su cui sventolava la bandiera bianca con la croce rossa. La loro presenza animò i combattenti, in particolare i due fratelli, e il Barbarossa fu vinto. I due tornarono a casa sani e salvi e poterono riabbracciare la mamma che proprio in quel momento stava impastando il pane. In segno di gioia la donna gli diede la forma di una colomba.
Una seconda leggenda narra che Alboino, il crudele re longobardo che aveva sposato Rosmunda e l'aveva costretta a brindare nel cranio del padre Cunimondo, da lui vinto in battaglia, rinunciò ai suoi disegni di vendetta contro Pavia, placato dal dono simbolico di un pane a forma di colomba. Erano i giorni che precedevano la Pasqua.
Una terza leggenda è ambientata a Monza dove, sempre ai tempi della dominazione longobarda, regnava Agilulfo che aveva sposato la cattolica Teodolinda.
La regina aveva creato un clima di tolleranza tra longobardi e cattolici, tanto è vero che re Agilulfo aveva invitato a corte Colombano, vescovo irlandese itinerante, il quale era venuto in Italia per fondare un monastero, dopo averne già fondati tre in Francia. Re Agilulfo che non era del tutto tollerante e amichevole, pur essendo Venerdì Santo e quindi giorno di magro per i cattolici, fece servire al Vescovo delle colombe allo spiedo intimando al sant'uomo di non offenderlo rifiutando il cibo. Ma Colombano non si lasciò intimorire e fissò le colombe che subito mossero le ali e volarono via. Re Agilulfo capì l'antifona e il giorno di Pasqua invitò nuovamente il Vescovo ma, questa volta, gli fece servire delle colombe di pane.
Oggi le colombe pasquali ci vengono perlopiù fornite dall'industria o dalle pasticcerie e sono rare le colombe fatte in casa, preparate con amore nelle nostre cucine. Forse non diamo più molta importanza a questi simbolismi. La colomba di Pasqua racchiude in sè un grande significato simbolico.
E' un segno di amore, di pace, di Resurrezione che la biblica colomba porta in sè fin da quando spiccò il volo dall'arca di Noè!

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